LARINO. In merito alle informazioni trapelate questa mattina riguardo al nuovo progetto, il terzo, relativo alla gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 abbiamo intervistato al telefono il generale Angelo Giustini, commissario ad acta della sanità regionale.
L’esponente del Governo, sottolineando che quanto trapelato è ancora qualcosa di ufficioso, dunque in divenire, ha comunque sottolineato come il Ministero della Salute abbia bocciato entrambi i progetti (sia quello presentato dallo stesso Giustini con il Vietri centro covid sia quello presentato dall’Asrem con l’ex hospice del Cardarelli centro covid) perché non adeguati al decreto legge n. 34.
Generale quindi cosa è accaduto?
Di ufficiale da Roma non c’è ancora nulla. Io avrei preferito aspettare prima di dare delle notizie, ma tant’è. Inizio col dire che i centri Covid così come proposti sono stati cancellati. Su indicazione del Ministero della Salute abbiamo rimodulato un unico progetto che tenendo conto delle osservazioni del dicastero della Salute contempli una rete ospedaliera in Molise per la gestione della pandemia.
Dunque, non più un unico ospedale per il Covid?
Sì, quella che abbiamo messo nero su bianco è una proposta progettuale che prevede una rete ospedaliera Covid nei tre ospedali regionali. Il Cardarelli quale hub regionale, il San Timoteo di Termoli e il Veneziale di Isernia ospedali spoke. In questi ospedali saranno implementati i posti di terapia intensiva e istituiti quelli di semi intensiva. Ma non solo.
Per i tre nosocomi abbiamo previsto, lo ribadisco la nostra è una proposta su cui pende il giudizio finale del Ministero, anche la ristrutturazione completa dei pronto soccorso in modo da creare zone ad hoc per i pazienti contagiati dal coronavirus. Tale ristrutturazione è di notevole importanza per evitare commistioni ed evitare l’eventuale diffondersi del contagio.
Generale, riguardo al Vietri, nella nuova proposta progettuale che ruolo avrà l’ospedale di Larino?
Guardi, entro fine mese, dobbiamo modulare per il Vietri una proposta che implichi la sua trasformazione in ospedale regionale per la riabilitazione. Un hub che avrà come spoke il Santissimo Rosario di Venafro. Stando alle indicazioni ricevute, a Larino sarebbero trasferiti per la necessaria riabilitazione tutti i pazienti che, completata la fase acuta, avranno bisogno di cure per tornare alla normalità. E mi riferisco, non soltanto, ai soggetti contagiati dal Covid, ma penso a tutti quei pazienti che dopo un intervento chirurgico avranno bisogno di riabilitazione”.
Il generale, in conclusione, ha ribadito che al momento questa è la situazione e che il Ministero potrebbe, come del resto già fatto, bocciare anche questa idea progettuale.
“In questo caso, poi, conclude Giustini sarà lo stesso Ministero a decidere come e dove sarà gestita la fase legata all’emergenza in Molise”.