LARINO. Un presidio dinanzi all’ospedale Vietri per ribadire l’importanza di scegliere l’ospedale frentano quale centro Covid regionale e in futuro anche sede specialistica per le malattie infettive.
Promosso dal Forum per la difesa della sanità pubblica di qualità, ed organizzato dal Comitato Basso Molise per il Bene Comune d’intesa con il Comitato Civico frentano, il prossimo 6 giugno, il presidio sarà l’occasione per sottolineare l’importanza di una scelta che darebbe sì una nuova veste all’ospedale frentano, ma anche all’intera sanità pubblica molisana.
“Infatti, sono giorni importanti questi che ci separano dal 17 giugno, termine entro il quale – spiega una delle rappresentanti dei comitati Annarita De Notariis – scade il termine per la presentazione al Ministero della Salute dei progetti relativi agli ospedali Covid. Il Molise è come al solito in ritardo e anomalia del caso, ne presenterà due. Uno, del commissario alla sanità Giustini che individua nel Vietri di Larino il centro Covid e la sua riconversione in centro regionale ed interregionale di malattie infettive ed, uno ,del presidente Donato Toma ed Asrem relativo alla torre o ala del Cardarelli di Campobasso da costruire o ristrutturare.
Il basso Molise non può che constatare, ancora una volta,la volontà da parte della regione Molise di non considerare questa zona del Molise e di escludere ogni forma di riconversione dell’ospedale Vietri di Larino. Sul nostro territorio è presente un ospedale,il Vietri, di 3000 metri quadrati,moderno, costruito a dimensione del malato con moduli ben separati,con posti letto forniti di ossigeno,con camera iperbarica, nuovo utilizzo per la cura del coronavirus,vicino all’ospedale san Timoteo di Termoli ,ben posizionato tra la Puglia e l’Abruzzo, con vicinanza di autostrada e linea ferroviaria veloce. Eppure nell’illogicità che contraddistingue la politica regionale, si preferisce dare battaglia alle scelte del Commissario Giustini, continuando ad escludere il basso Molise dalla programmazione sanitaria e dalla crescita economica.
Si preferisce spendere, soldi pubblici, per rimodulare un’ala del Cardarelli di Campobasso pur di non permettere l’utilizzo di una struttura nuova,pronta tecnicamente e staticamente perfetta!Molte forze politiche ,comitati,associazioni si sono schierate a favore della proposta Giustini. Non sappiamo cosa il Governo ci riservi, se non un accoglimento per il Vietri da parte del viceministro alla sanità Pierpaolo Sileri. Aspettiamo con trepidazione la risposta del ministro Speranza. Sappiamo, tutti, che questa è una battaglia, che ci sono grossi interessi economici e politici e che un centro di ricerca nel basso Molise potrebbe dare fastidio a molti,anche a coloro che sostengono la centralità in un unico Ospedale regionale, quella centralità che ha visto trasferire e chiudere reparti dai nosocomi del basso Molise e quella sanità privata che ha succhiato energicamente sangue alla sanità pubblica!
Confidiamo nella partecipazione popolare che ha il dovere di conoscere e di ribaltare le sorti di questa terra.Se non oggi lo sarà domani l’importante è crederci!”