CAMPOBASSO. Il progetto del centro Covid regionale al Vietri di Larino è stato inviato al Ministero della Salute. Ora però occorre che lo stesso sia inserito e regolamentato nel Pos. E’ quanto afferma il segretario regionale di Leu- Sinistra Italiana Vincenzo Notarangelo che in una nota ringrazia il commissario Giustini per la determinazione con la quale ha posto la questione Vietri e al Consiglio Regionale ed aggiunge:
“Tuttavia lo straordinario risultato conseguito finora non devono farci abbassare la guardia, ora bisogna inserire nel POS (Piano Operativo Sanitario) la nostra idea.
È necessaria una modifica della proposta di Piano Sanitario 2019-2021 trasmesso al tavolo tecnico presso il Ministero dell’Economia inserendo in modo strutturale la previsione che il Vietri rappresenti in Molise il Centro Regionale per il Covid-19 con previsione contabile, personale e attrezzature sanitarie.
Serve a mettere in sicurezza il risultato raggiunto, contro possibili “colpi di coda” da parte di chi non ha a cuore la salute dei molisani e la corretta gestione della cosa pubblica.
Serve, soprattutto, per dare tutela giuridica all’intera operazione poiché il Decreto Cura Italia prevede che “ciascuna regione è tenuta a redigere un apposito Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19” come ulteriormente chiarito dalle cosiddette Linee di Indirizzo che precisano che la “riorganizzazione della rete ospedaliera viene recepita nei programmi operativi”.
L’impegno di Sinistra Italiana del Molise per la tutela della salute dei molisani ovviamente non si limita alla sola problematica della gestione dell’emergenza Coronavirus.
Crediamo in una sanità che sia pubblica e gratuita per tutti. Per questo chiediamo e ci battiamo per una deroga al Decreto Balduzzi con attribuzione del DEA di 2° livello al Cardarelli di Campobasso, con DEA di I° livello a Termoli e Isernia, Ospedale di area disagiata con accordo di confine per l’ospedale di Agnone ed, infine, un recupero della funzionalità dell’ospedale di Venafro posto in posizione strategia per creare mobilità attiva con le regioni confinanti al Molise. Rafforzamento della sanità pubblica territoriale con potenziamento dei Medici di Base dotandoli di strumenti diagnostici e apparecchiature avanzate, rafforzamento dei Consultori, della Medicina di genere, della Medicina del Lavoro, della continuità assistenziale e delle postazioni del 118″.