LARINO. Dopo le esternazioni di ieri l’altro del presidente della Regione Donato Toma relative alla sua idea di riorganizzazione della sanità molisana. Dopo le sue parole riferite al Vietri, al non volere ‘un cattedrale nel deserto’. I consiglieri comunali della Città di Larino hanno voluto mettere nero su bianco la loro risposta al presidente palesando la loro assoluta contrarietà alle affermazioni “inopportune e per certi versi offensive del governatore”.
“Come consiglieri della Città di Larino – scrivono – massima espressione democratica di questa comunità, dopo aver ascoltato per diversi giorni le “esternazioni” del presidente Toma in merito alla realizzazione di un Centro Covid a Larino, da lui stesso definito una “cattedrale nel deserto”, a tutela della dignità del territorio che rappresentano, ritengono con la presente palesare la loro assoluta contrarietà alle affermazioni inopportune e per certi versi offensive del Governatore.
Questa amministrazione, come noto, sta lavorando in maniera unitaria e in collaborazione con 118 Sindaci del territorio per garantire alle popolazioni dell’area del cratere e del comprensorio del basso Molise, spesso poco considerate, una sanità efficiente. Una sanità valida ed efficace nel fronteggiare, anche in periodi emergenziali, accadimenti come quelli del Covid-19 e che, come indicato dai pareri scientifici rilasciati dagli esperti nonché come ribadito dallo stesso Ministro Speranza, possono aggredire nuovamente la popolazione.
L’istituzione di un Centro Covid a Larino presso il Vietri, ospedale idoneo dal punto di vista strutturale e dotato di ampi spazi, provvisto anche di camera iperbarica, risulterebbe sicuramente utile nella cura dei principali sintomi causati dal coronavirus e nel corso del tempo potrebbe anche potenzialmente sfociare in un Istituto a Carattere Interregionale per la Ricerca e lo Studio delle malattie infettive. Quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare dato che rappresenterebbe un’opportunità per ridare dignità e speranza di rilancio ad un territorio, per lungo tempo penalizzato da tutta una serie di programmazioni sanitarie inappropriate e poco rispettose degli equilibri territoriali della Regione.
Pertanto, invitiamo il Presidente Toma che, nelle sue ultime dichiarazioni si è definito un “track record”, ovvero un uomo con comprovata esperienza, a riferire in Consiglio regionale ed anche, volendo, qui nella nostra Città, le motivazioni per le quali l’istituzione del Centro Covid a Larino costerebbe 34 milioni di euro a fronte dei 2,5 milioni di euro che, a suo avviso, si spenderebbero per l’istituzione dello stesso a Campobasso.
Invitiamo, inoltre, il Presidente Toma a non denigrare più il territorio molisano che lui stesso rappresenta, in particolar modo quello del basso Molise con affermazioni che non trovano riscontro nella realtà e di rispettare la nostra Città per la sua storia, le sue tradizioni e la sua cultura. E’ auspicabile, utile ed opportuno, lasciare da parte “tende, torri e containers” e prendere, finalmente, decisioni eticamente ed umanamente coraggiose che tengano nella dovuta considerazione le urgenti necessità dell’intera comunità molisana.
Una Regione si governa promuovendo e favorendo gli equilibri tra i diversi territori e non avvantaggiando alcuni a discapito di altri. Non si è partecipi della stessa storia se si disconoscono le esigenze di un territorio e di una comunità con scelte divisive in contrasto con i principi stessi di unità e di democrazia e con il senso stesso di politica”.
Il Consiglio comunale di Larino:
Giuseppe Puchetti
Antonio Vesce
Giuseppe Bonomolo
Maria Giovanna Civitella
Nicola Giardino
Giulio Pontico
Alice Vitiello
Angela Vitiello
Iolanda Giusti
Di Maria Vito
Mezzapelle Pardo Antonio
Vizzarri Graziella
Rainone Franco