CAMPOBASSO. La Fase 2 sempre più complicata. Almeno nella nostra regione. I nuovi dati diffusi in serata dall’azienda sanitaria regionale non hanno bisogno di commenti. Nella sola giornata odierna la cronaca ha fatto registrare ben 11 nuovi casi di contagio da Covid-19. Ai cinque nuovi positivi registrati questa mattina, tutti rientranti nel cluster dei residenti di etnia rom del capoluogo regionale, si sono aggiunti altri 6 casi che hanno portato il numero complessivo dei contagi a superare i 400.
Si amplia il numero dei cittadini di etnia rom contagiati. Altri tre soggetti hanno contratto il virus. Complessivamente hanno superato le ottanta unità, lo ricordiamo, a fronte dei quasi 300 cittadini residenti nei quattro quartieri di Campobasso. Gli altri contagi di oggi si sono registrati, uno sempre nel capoluogo regionale appartenente a cluster noto. Altri due a Termoli lanciando la città adriatica al secondo posto della classifica dei contagi in regione. Dalle informazioni raccolte, sembra che anche in quest’ultimo caso si tratti di cittadini di etnia rom sebbene non legati al cluster del capoluogo regionale. E così mentre la politica si divide su quanto accaduto quell’ormai famoso 30 aprile a Campobasso, mentre gli inquirenti stanno ricostruendo anche con le immagini tutta la vicenda, la nostra regione, quella che non esisterebbe, è ‘passata’ alla cronaca nazionale come quella dove il contagio invece che arrestarsi, al contrario è in netto aumento.
La stessa agenzia Ansa nel suo articolo d’apertura, ergo crediamo la notizia sarà ripresa da tutti gli organi di stampa, riporta il titolo emblematico per noi molisani “Giù i malati, non in Molise”.
A dover di cronaca è giusto ricordare che però a fronte dell’innalzamento dei contagi non si registrano vittime, e si mantiene stabile il numero delle persone ricoverate nella divisione di malattie infettive del Cardarelli e quello in terapia intensiva. Ma, comunque, il contagio fa paura.
Una buona notizia viene da Larino. Il primo cittadino Pino Puchetti, sentito al telefono, ci ha confermato che tutto il personale della Casa di riposo Achille Morrone e gli anziani ospiti sono risultati tutti negativi al tampone orofaringeo. A riprova dell’ottima gestione adottata dalla Fondazione che gestisce la struttura residenziale nel centro frentano.
La foto di copertina è tratta da www.ansa.it