Larino. Il Vietri per ora resta ospedale di comunità. Il suo futuro, dopo un passato d’eccellenza, è da scrivere ma si va delineando una sua utilizzazione soltanto come centro no Covid. Anche la possibilità di trasformarlo in un Istituto interregionale di Malattie infettive può dirsi quasi del tutto archiviata. Resta la via di una sua trasformazione in Istituto di Ricerca, ma in questo caso la scelta dipenderà esclusivamente dal Ministero della Salute, in quanto l’azienda regionale non ha in materia alcun poter decisionale. Questo, in sintesi, il contenuto della riunione svoltasi nelle scorse ore, tra il Commissario ad acta della sanità molisana Angelo Giustini e il Direttore Generale Oreste Florenzano. Un incontro, per certi versi chiarificatore dell’intera vicenda legata al futuro del Vietri. Infatti, i due hanno convenuto che al momento, in una situazione come quella che caratterizza le casse della sanità in Molise, sarebbe impossibile mantenere e gestire un centro Covid al Vietri, sebbene finanziato per l’avvio dal Ministero. In quanto – si è appreso – per istituirlo servirebbero i reparti di radiologia, terapia intensiva e laboratorio analisi che richiederebbero molti fondi senza considerare poi il personale medico, sanitario ed amministrativo necessario per far funzionare la struttura sanitaria. Il manager Florenzano ha anche reso noto che “con il Commissario c’è stata la possibilità di chiarirsi in merito ad alcune affermazioni poco chiare sulla gestione della emergenza che, anche Giustini ha ritenuto svolta nel migliore dei modi e che l’azienda sanitaria molisana ha fatto un ottimo lavoro”.
Una doccia fredda, dunque, per i larinesi che però non fermano le loro azioni di sensibilizzazione e protesta come la manifestazione di ieri l’altro, lenzuola ad ogni finestra, ha dimostrato.