CAMPOBASSO. “Destinata ad altro impegnativo incarico”, ma alla Protezione Civile Alberta De Lisio lascia davvero un gran pezzo del suo cuore. Per chi ha avuto modo di conoscerla, per chi l’ha incontrata in questi anni, non servono tante parole per descrivere il suo impegno. Non serve altro, perché lei ha saputo coniugare sempre al presente il suo impegno per gli altri. Ha saputo come donna, come direttrice, come mamma farsi altro senza mai travalicare i ruoli, sapendo sempre coinvolgere la squadra di persone che la circondava. Una squadra fatta non di ruoli, ma di nomi e cognomi. Quelli stessi che la stessa De Lisio, in un post sulla sua pagina facebook, ha voluto ringraziare. Nomi che faranno per sempre parte del suo bagaglio di esperienze, quelle che l’hanno vista gestire al meglio anche questa delicata fase legata alla diffusione del Covid-19. Tante immagini e ricordi di una donna che sappiamo farà bene anche nel suo nuovo incarico, certo non voluto, ma accettato da vero rappresentante delle istituzioni.
“Mi riesce difficile ringraziare le decine e decine di persone che da ieri mi stanno scrivendo mail, messaggi, whatsapp per salutarmi. La Giunta Regionale, come sapete, ha riorganizzato la macchina amministrativa e ha deciso di destinarmi ad altro impegnativo incarico. Lascio dunque la Protezione Civile Regionale e lascio anche il Servizio di programmazione socio sanitaria e della rete dei soggetti fragili.Permettetemi perciò un saluto. Senza retorica. Senza enfasi. Ma due cose devo dirle. Devo dire grazie. Grazie a tutta la DG Salute, alle amiche Carla Severino e Tiziana De Santis e all’amico Antonio Petrone che in questi tre anni e mezzo hanno lottato con le unghie e con i denti con me per intercettare progetti, fondi, sostegno per tutte le persone “deboli” del nostro territorio. Lo abbiamo fatto con amore e impegno insieme a Franco Veltro , Giuseppina Falciglia , a Maria Luisa Scattoni che da Roma ci ha dato credito e fiducia, e con le mamme e i papà dei tanti ragazzi speciali come Imma Giambattista, Franca Cianchetta, Concettina Aquilante, Vincenzo , i figli dei nostri nonni nelle RSA e case di riposo, tutte le famiglie e le associazioni che reggono un quotidiano fatto di amore e sacrificio, i NAS che ci hanno sempre aiutato a far bene con il loro costante controllo e le segnalazioni di situazioni che andavano verificate e con i preziosi pilastri anche degli altri servizi Stefania Pizzi, Tania De Tania De Rubertis, Simona Gentile.
E poi grazie ai miei collaboratori della PC regionale: fanno un grande lavoro e questi sono stati mesi impegnativi. Prima la missione in Albania per aiutare gli amici di Durazzo dopo il terremoto preparati come sempre grazie anche ai consigli e alle campagne dell INGV e della vicinanza di Mariah Di Nezza , e poi l’Emergenza Covid. E nel frattempo tutto un mondo legato alla microzonazione sismica, ai piani di emergenza, al lavoro certosino amministrativo che comunque andava assicurato puntualmente e che in tanti stanno facendo come Umberto, Mario, Carmine , Salvatore…Grazie alle associazioni di volontariato. Tutte. Senza loro tutto questo non sarebbe possibile perché siamo in pochi e con poche risorse e abbiamo bisogno della mano di tutti. E loro sono stati una imprescindibile spalla. Grazie ai sindaci e alla loro vicinanza.In questi mesi poi i ruoli si sono mescolati perché nell Emergenza la rete dei soggetti deboli andava ancor più tutelata.Grazie agli amici medici (Gabriella, Celeste Sassi, Romeo, Giancarlo, Claudio, Donato, Giovanni …) con cui abbiamo lavorato in un ideale filo conduttore che non si è mai spezzato e che ci ha sostenuto a vicenda quando ci sentivamo a telefono o ci vedevamo per la logistica. Sono stati unici.Grazie a tutto il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile , ai colleghi delle Regioni, al dottor Borrelli e al dottor D’Angelo in particolare che mi hanno dato ascolto, fiducia, stima.Grazie alla stampa che ha seguito con discrezione e attenzione il nostro lavoro.
E i “ragazzi” dell’Esercito Italiano che notte e giorno, da terra e dal cielo ci hanno consegnato centinaia di materiali per supportarci in ogni modo. Non li dimenticherò mai.
Abbiamo provato davvero a fare di tutto. Sono stati mesi duri. Senza dormire, senza vedere le famiglie, cercando di essere ovunque a sostegno di tutti, con la paura che a volte ci pervadeva, a contare i morti in diretta con il Dipartimento e al contempo a cercare le celle frigorifere per conservarli in attesa di cremazione, a rinunciare agli abbracci dei nostri figli, a dormire lontano da casa per evitare di far correre rischi ai nostri cari, a correre contro il tempo per recuperare i respiratori e i presidi per proteggere i nostri angeli della sanità.Quanto dolore, quanta fatica, ma anche quanti sorrisi e quanti abbracci non dati ma sentiti. Stretti stretti. Non dimenticatelo. Non dimenticate che quando chiamate il numero della PC non vi rispondono estranei, ma dietro la cornetta ci sono Luisa, Maria Teresa, Massimiliano, Salvatore , Giancarlo de Giancarlo , Mario, Diego, Michele, Nico, Angelo, Mauro, Antonio, Michele:donne e uomini con famiglie e sogni che mettono sempre da parte tutto in questi casi solo per amore e per proteggere tutti il più possibile.
Quello che non deve mai mancare reciprocamente è il rispetto. Il rispetto per il lavoro e le competenze di tutti. E il bene, che da solo può risolvere ogni cosa.Consideratevi tutti stretti in un unico grande girotondo di bellezza. Vi voglio bene”.
In bocca al lupo per il nuovo incarico, direttrice Alberta De Lisio da tutto lo staff di Viaggio nel Molise.