CAMPOBASSO. Le buone notizie della mattinata sono state presto spazzate via da una nuova triste realtà. Altri sei contagi allungano il totale dei malati Covid-19 in Molise dall’inizio delle’emergenza a 390 unità.
Stando alle informazioni raccolte, si tratta altri quattro cittadini del capoluogo regionale appartenenti alle famiglie di etnia rom. Un allievo carabiniere e di un operatore sanitario in servizio al Gemelli Molise.
Contagi preoccupanti se si considera i luoghi di diffusione.
Infatti, con i nuovi soggetti positivi, la comunità rom, che conta circa trecento persone a Campobasso, arriva quasi ad avere un buon 25 per cento di contagiati.
Un dato preoccupante: vuoi per le tradizioni di vita che li contraddistinguono, vuoi per la diffusione delle loro residenze nel capoluogo e i contatti che possono avere avuto.
L’altro dato preoccupante arriva dalla scuola allievi Carabinieri, dove con il militare risultato oggi positivo si arriva a quattro contagiati. Tutti asintomatici e posti in isolamento, ma trattandosi di una caserma il rischio che il contagio possa estendersi non è da escludersi.
E poi c’è l’operatore del Gemelli. Nella struttura specializzata in cure oncologiche di contrada Tappino si sta cercando di ricostruire il come il dipendente abbia contratto il Covid-19.
Un virus che, come dimostrano i tanti contagi di questi ultimi giorni, ha trovato altre vie di propagazione tali da far ripiombare il Molise, ed in particolare Campobasso, ai livelli dell’inizio dell’emergenza. Il tutto aspettando gli ulteriori esiti dei tamponi che il laboratorio di biologia molecolare sta processando davvero a ritmi sostenuti.
La cronaca fa anche registrare dei dati positivi, come gli ulteriori 10 soggetti guariti, ben 7 di Cercemaggiore legati al cluster della Casa di riposo, e altri 3 guariti proprio a Campobasso. Ma è inutile negarlo l’emergenza è ancora in atto. Per cui gli inviti delle istituzioni al rispetto delle norme hanno una valenza massima. I controlli ci sono e ci saranno, ma spetta ad ognuno di noi fare la nostra parte, anche segnalare in maniera anonima alle forze dell’ordine comportamenti vietati.