di Giuseppe Mammarella
Esattamente un secolo fa (nell’anno 1920) il vaiolo si manifestò seriamente anche nel territorio della Diocesi di Larino. Il Vescovo dell’epoca, mons. Antonio Lippolis, morto in concetto di santità nel 1942 ad Alberobello sua città natale, considerato che gli ambienti dell’Ospedale “Vietri” dell’antico capoluogo frentano posto in Via Raone (allora unico nell’attuale Basso Molise), non erano sufficienti per le necessarie cure, cedette “con ammirevole abnegazione” l’episcopio dove fu allestito un “lazzaretto”. Anche in quell’occasione fu chiesto l’intervento dell’Altissimo mediante l’intercessione della Vergine Assunta in Cielo (titolare della cattedrale), dei Santi Martiri Larinesi e di San Pardo. E’ certo che l’epidemia in questione nella zona di Larino “fu domata in poche settimane” (nella foto: mons. Antonio Lippolis, Vescovo di Larino dal 1915 al 1923). Rapidi cenni riguardanti altre due grandi epidemie che interessarono anche Larino ed aree circostanti sono contenuti in altrettanti miei post precedenti (peste del 1656 e colera del 1836-1837).