Il Rosario trasmesso in diretta TV dal noto Santuario Pontificio della Beata Vergine di Pompei, che anch’io ho seguito con particolare interesse, mi ha consentito di rammentare un argomento, mai trattato finora pubblicamente, che lega, in qualche modo, quel luogo famoso nella Cristianità con Larino.
Bartolo Longo (1841-1926), beatificato il 26 ottobre 1980, fondatore del grandioso luogo di culto pompeiano ed amico intimo anche dell’insigne Medico e Professore San Giuseppe Moscati (1880-1927), fu avviato alla conversione da un personaggio che, dal 1852 al 1855, dimorò nella città frentana.
Si tratta del napoletano, appartenente all’Ordine dei domenicani, Padre Alberto Radente (1817-1885) che, nella prima metà degli anni Cinquanta, ovviamente dell’Ottocento, insegnò dommatica morale e diritto naturale nel prestigioso seminario vescovile di Larino, noto non solo per essere giunto primo in assoluto nel mondo cattolico a norma del Concilio di Trento, ma soprattutto perché, durante il XVIII e XIX secolo, in particolare, fioriva “in qualunque ranco di scienza”. L’istituto larinese fu per lui l’ultimo traguardo, per poi sottoporsi all’esame finale e fregiarsi del titolo di “Maestro”. Proprio a Larino tenne memorabili lezioni di diritto canonico e di teologia.
L’Avv. Bartolo Longo, che da giovane aderì alla contestazione anticlericale avvicinandosi molto ad un movimento spiritista di tipo satanico, fu avviato alla conversione proprio da Padre Alberto Radente a cui fu presentato, il 29 maggio del 1865. Da quel giorno gli incontri si intensificarono tanto da consentire, in breve tempo, la radicale “trasformazione” del futuro Beato.
Padre Alberto Radente riuscì anche ad aggregare Bartolo Longo al Terzo Ordine di San Domenico e ad ammetterlo alla “nuova prima comunione” amministrandogli egli stesso l’Eucaristia, il 23 giugno successivo (1865).
I resti mortali di Padre Radente sono custoditi nella cripta del Santuario della Vergine del Rosario a Pompei, di cui fu il primo Rettore. L’urna con le spoglie del Beato Bartolo Longo oggi è posta sotto l’altare della cappella a lui dedicata, adiacente alla stessa Basilica Pontificia, realizzata durante i lavori del Giubileo del 2000.
Nelle due immagini: Padre Alberto Radente in un raro disegno ed il Beato Bartolo Longo.
Diocesi di Termoli-Larino