“I Consiglieri di minoranza de “Il Germoglio” intendono portare alcune precisazioni a seguito degli epiteti che ci sono stati lanciati dal sindaco e dalla maggioranza, successivamente al nostro comunicato del 05/04/2020.
In risposta alla dichiarazione menzognera di mancata collaborazione, ci riserviamo di riportare ai cittadini, in altri momenti più propizi e con dati di fatto, la nostra effettiva disponibilità e cooperazione ai fini del bene della collettività.
Ricordiamo, altresì, che l’amore per il paese e per la comunità, per noi è prioritario.
A tal merito tornando sull’argomento che in questo momento preoccupa la cittadinanza, la nostra esternazione si è fondata sull’epilogo della positività di alcuni pazienti del Vietri al Covid-19, le uniche vere vittime di questa grottesca vicenda.
Tali pazienti sono stati trasferiti al Vietri di Larino, in tutta fretta e senza tener conto dei protocolli di contenimento della pandemia nonostante provenienti dalla casa di riposo di Cercemaggiore, ove è in atto un focolaio da Covid-19 e pertanto decretata zona rossa. Ma ricostruiamo i passaggi della vicenda. Purtroppo, come da timori già evidenziati da noi, 5 dei 6 pazienti sono risultati positivi al secondo tampone, effettuato dopo il trasferimento al Vietri.
La scelta del trasferimento dei 6 anziani, non comprensibile e poco responsabile, ottemperata dai vertici regionali preposti, e qui tiriamo in ballo il dott. Florenzano e presidente Toma, conferma una gestione lacunosa dell’emergenza Covid-19. Si poteva effettivamente uscire dalla zona rossa, potevano i pazienti essere spostati senza l’esito del secondo tampone? Qui entra in merito il ruolo del sindaco. L’articolo 50 del Testo Unico Enti Locali (TUEL) conferisce al sindaco nell’eventualità di emergenza sanitaria o di igiene pubblica, a carattere locale, il potere di emanare ordinanze contingibili.
Si riporta che, il sindaco è autorità sanitaria locale ai sensi dell’art. 32 della legge 833/78 e art. 117 decreto legislativo n. 112/98. Inoltre, l’art. 54 del TUEL, sempre in riferimento alla materia di ordine e sicurezza pubblica, conferisce al sindaco il potere di emanare atti in veste di ufficiale del Governo, con azione motivata e previa comunicazione al Prefetto; egli può ottemperare provvedimenti anche contingibili e urgenti nel rispetto della pubblica incolumità. Potere attribuitogli dalle legge e dai regolamenti. Riportiamo per completezza espositiva la Legge n. 3 del 2001, Riforma del titolo V° della Costituzione che, cristallizza il principio generale per cui ai Comuni viene conferito un generico potere di controllo riguardo la gestione della sanità pubblica, mentre la gestione economica e organizzativa, di fatto, è della regione.
In uno stato di emergenza come quello attuale, il sindaco tuttavia come su indicato può avvalersi di validi supporti normativi al fine di emettere provvedimenti a tutela dei cittadini. Quindi rispondiamo al sindaco: poteva e doveva pretendere l’esito del secondo tampone prima dell’ingresso nel territorio comunale a tutela dell’incolumità dei cittadini in virtù della pandemia in atto. Inoltre l’adozione di una specifica ordinanza non entrava in contrasto con quanto stabilito nel D.L. n°9 del 2 marzo 2020 che all’art. 35 recita:“A seguito dell’adozione delle misure statali di contenimento egestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 non possono essereadottate e, ove adottate sono inefficaci, le ordinanze sindacalicontingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza predetta in contrasto con le misure statali”. La tutela della salute dei cittadini non poteva e non può contrastare con le misure nazionali.
Purtroppo, non bastano le missive inviate via PEC, ad esse devono seguire azioni concrete, noi della minoranza glielo stiamo suggerendo da molto tempo. Qualcosa poteva e doveva fare, ne ha i poteri e lo deve alla cittadinanza.
Quanto accaduto è grave! Sono state esposti al contagio operatori sanitari e loro famiglie, altresì gli ospiti già in struttura. Altri sindaci in tutta Italia stanno facendo barricate affinché sia tutelata la salute dei propri concittadini, invece, a Larino ci si limita ad inviare lettere pensando che siano la soluzione a tutti i mali.
Come già più volte accaduto in questi 2 anni di amministrazione, sindaco, il pressapochismo con cui viene gestita la macchina amministrativa sta portando, sempre più, verso eventi rovinosi. Non è questa la sede opportuna per ricordarglielo, ora abbiamo altro da fronteggiare, una pandemia che mette a rischio l’incolumità pubblica, ma ci riserveremo di farglielo notare nelle sedi opportune quando sarà il momento. Ricordiamo però, agli amministratori di maggioranza, che il compito della minoranza in seno al Consiglio è quello di vigilare sull’azione della maggioranza e, oltre a quello di collaborare per il bene comune, vi è anche il dovere di comunicare ai cittadini quanto sta accadendo, a maggior ragione quando di mezzo ci va la salute di tutti. Questo, egregio sindaco, non significa essere sciacalli, ma semplicemente svolgere il ruolo che ci è stato conferito dai cittadini. Tornando brevemente sulla collaborazione, solo a titolo esemplificativo e non esaustivo ricordiamo le vicende della gestione del sisma, della raccolta dei rifiuti solidi urbani, della gestione del nostro cimitero, degli arredi urbani ecc. ecc.
Forse è il caso di impegnarsi, fare un serio lavoro di squadra, attingere alle competenze necessarie, non quello di disperdere energie nell’elaborare denigratori messaggi nei confronti della minoranza.”