Esito positivo per cinque dei sei anziani trasferiti al Vietri dalla casa di riposo di Cercemaggiore. Domenica convulsa al Vietri dove la cronaca purtroppo ha fatto registrare il peggio che si temeva. Non è valso l’appello del sindaco di Larino rivolto all’Asrem di avere garanzie sullo stato di salute degli anziani, che, lo ricordiamo, sebbene asintomatici comunque avevano avuto contatti con gli altri ospiti della casa di riposo. Il tampone, il secondo, ha evidenziato la loro positività. Al comprensibile panico nel nuovo reparto, fortunatamente isolato dal resto della Rsa, ora non si capisce cosa potrà accadere. Infatti, dalle notizie raccolte si sono susseguite nel corso dell’intera mattinata, una serie di telefonate tra lo stesso Puchetti, il governatore Toma e il direttore del distretto sanitario Giorgetta per definire le modalità per contenere il contagio.
Sembra che tra le scelte che si andranno a prendere ci sia quella di trasferire nuovamente gli anziani a Cercemaggiore, ma anche quella di trasformare il Vietri in ospedale Covid. Ore frenetiche nello stabilimento frentano dove la priorità resta quella di bonificare in tempi rapidi tutti gli ambienti e di sottoporre a tampone quella parte di personale che in questi soli 2 giorni è venuta in contatto con gli anziani. Una situazione paradossale, quella che nessuno avrebbe mai voluto si verificasse. Non è il tempo di scovare i colpevoli o fare processi alle intenzioni, bisogna tutelare la salute sia degli anziani sia quella dei larinesi che fino a questa mattina, stando almeno ai tamponi effettuati, non aveva fatto registrare alcun caso di Covid-19.
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