Riceviamo e pubblichiamo la testimonia della Dottoressa Marra
«A causa del diffondersi di voci tendenziose e diffamanti che seppur indirettamente mi chiamano in causa in relazione alla vicenda della positività riscontrata al Sars.CoV-2 su cinque dei sei anziani di Cercemaggiore trasferiti venerdì 3 aprile nella Residenza Sanitaria Assistenziale della Casa della Salute di Larino, tengo a precisare che il mio comportamento, nel corso delle giornate intercorse tra l’arrivo dei pazienti nella Casa della Salute, l’attesa e l’esito del test effettuato sui medesimi, è stato improntato al senso di responsabilità e alla massima cautela possibile; ciò allo scopo di salvaguardare la salute di tutti i pazienti ricoverati e degli altri operatori sanitari in servizio.
Preciso innanzitutto che le sei persone anziane trasferite nella mattina di venerdì 3 aprile dalla casa di riposo di Cercemaggiore alla Casa della Salute del Vietri di Larino, sono passate dall’ingresso principale della Rsa ma indossavano la mascherina di protezione.
Io mi sono attenuta al rispetto scrupoloso delle disposizioni impartite dalla direzione sanitaria dell’Asrem e a partire dalle ore 11.30 di venerdì 3 Aprile fino a ieri mattina, mi sono dedicata interamente alla cura e all’assistenza degli anziani, evitando quindi di entrare in contatto con altri pazienti già ricoverati nella Residenza sanitaria assistenziale. Un comportamento che ho assunto in tutto l’arco temporale trascorso tra l’attesa e il risultato del tampone a cui gli stessi anziani sono stati sottoposti, con esito positivo confermato per cinque di loro. Non appena mi è stato comunicato il riscontro del test mi sono immediatamente posta in isolamento precauzionale, evitando contatti all’interno e all’esterno della struttura.
Questa precisazione è dovuta contro chi in queste ore sta diffondendo notizie allarmanti e per giunta diffamanti e lesive nei confronti della mia persona e della mia dignità e onorabilità professionale, che difenderò in tutte le sedi.»